Vertigini e labirintiti, disturbi a orecchio, udito, collo e cavo orale: quando affidarsi all’otorinolaringoiatria
La vertigine e i disturbi dell’equilibrio spesso rappresentano il sintomo di disturbi dell’orecchio. Il fenomeno è più frequente di quanto si possa pensare: almeno il 30% degli italiani ha sofferto di vertigini almeno una volta della vita. Cosa fare in questi casi? Lo spiega il dottor Basilio Capolunghi, specialista in otorinolaringoiatri a e Dirigente Medico presso un ospedale del territorio: «Il problema della sindromi vertiginose rientra tra le cause che più spesso spingono i pazienti a richiedere la visita specialistica dall’otorinolaringoiatra». In realtà l’otorinolaringoiatra (ORL) ha un ambito di intervento ben più ampio: è il medico specialista che si occupa delle patologie dell’orecchio, del naso, del cavo orale, della faringe, della laringe e del collo. In sintesi, si potrebbe dire che l’otorinolaringoiatra si occupa dell’udito e dell’equilibrio (orecchie); della respirazione anche durante il sonno e della mancanza di respirazione (apnea); naso e cavo orale per tutto ciò che concerne la voce e la deglutizione.
Visite per adulti e bambini
«La visita ORL può essere effettuata su pazienti adulti e bambini, con diagnosi delle principali patologie di pertinenza specialistica e pianificazione del relativo trattamento terapeutico» spiega Capolunghi.
Come avvengono le terapie?
«La visita ambulatoriale effettuata nel Poliambulatorio Medical Plan mi permetterà la pianificazione del trattamento terapeutico più idoneo per ciascun caso. I pazienti affetti da disturbi di ordine medico saranno trattati nel Poliambulatorio. I pazienti affetti invece da patologie di pertinenza chirurgica potranno essere programmati presso l’ospedale di Chiari e sottoposti all’intervento chirurgico consigliato (settoplastica, turbinoplastica, chirurgia endoscopica per sinusiti croniche, polipi nasali, chirurgia laringea per laringiti croniche, polipi e noduli laringei trattati mediante Laser, CO2 ecc.)».
La sindrome vertiginosa: cause e soluzioni
Spesso, anche durante le visite specialistiche al Poliambulatorio Medical Plan, il sottor Capolunghi si imbatte in pazienti che soffrono di sindrome vertiginosa. Quali sono le cause? «Nel 90% delle situazioni la causa è da ricercarsi in una patologia dell’orecchio o del Sistema Nervoso Centrale. Nel primo caso si parla di vertigini “periferiche”, nel secondo di vertigini “centrali”. Lo specialista otorinolaringoiatra viene consultato in prima istanza proprio per confermare o escludere l’interessamento dell’orecchio nella genesi della sintomatologia vertiginosa. Per risalire alle cause delle vertigini si procede con l’esame obiettivo otoscopico, necessario per la diagnosi di tappi di cerume, corpi estranei, otiti acute e croniche associate o meno a perforazioni timpaniche o secrezioni auricolari. Lo specialista ORL verifica inoltre la presenza o meno del nistagmo spontaneo, cioè un movimento involontario degli occhi dovuto allo squilibrio. L’esame viene effettuato mediante particolari occhiali (Frenzel) e dà informazioni precise circa la natura e la sede della patologie labirintica». La visita si completa con l’esecuzione dell’esame audiometrico e dell’esame vestibolare.
L’esame audiometrico
L’esame audiometrico permette la diagnosi della Malattia di Ménière, una malattia cronica, ricorrente, invalidante, caratterizzata dalla triade sintomatologica di acufene, ipoacusia e vertigini. La terapia della Malattia di Ménière nei primi stadi si avvale di molteplici farmaci; nei casi cronicizzati di lunga durata anche di interventi chirurgici a livello del labirinto interno.
L’esame vestibolare
L’esame vestibolare, invece, si compone di due momenti fondamentali. Il primo è la verifica con opportune manovre dell’eventuale vertigine posizionale, scatenata durante i movimenti del capo e causata dagli otoliti (comunemente conosciuti come «sassolini» o «granuli» dell’orecchio interno). Tale vertigine è definita vertigine posizionale parossistica benigna, poiché caratterizzata da violente vertigini (parossistica) che si risolvono unicamente con manovre di riposizionamento effettuate dallo specialista ORL in regime ambulatoriale (benigna). Il secondo momento prevede poi la stimolazione calorica del nervo vestibolare che si si effettua mediante l’irrigazione nel condotto uditivo esterno di acqua fredda o calda: tale procedura permette di valutare lo stato funzionale del labirinto interno. L’esame è eseguito in ambulatorio e necessario per lo studio delle vie labirintiche centrali. La visita e questi esami forniscono allo specialista le informazioni necessarie per confermare o escludere la causa della sindrome vertiginosa e indirizzare il paziente ad eventuali ulteriori accertamenti.
La fibroscopia
Uno degli esami che l’otorinolaringoiatra effettua più spesso è quello della fibroscopia. «Si tratta di un’indagine endoscopica indolore. Viene effettuata nelle malattie rinofaringolaringee (deviazioni del setto nasale, ipertrofia dei turbinati inferiori, sinusiti croniche, polipi nasali, ipertrofia adenoidi, disfonia da polipi o noduli laringei, cisti laringee, laringiti croniche, reflusso gastro-esofageo, apnee nel sonno, malattie tumorali ecc.). Consiste nell’introdurre per via nasale una sottile fibra ottica flessibile collegata a una fonte di luce fredda e una telecamera. L’indagine permette di ispezionare in pochi minuti il tratto delle vie aeree superiori, consentendo allo specialista di formulare diagnosi precise. Nei bambini affetti da adenoidi rappresenta un esame imprescindibile ».
Una corretta diagnosi
« L’importante è sempre effettuare la diagnosi corretta del disturbo, risalire alle sue cause e rimuoverle» conclude Capolunghi, che è a disposizione dei pazienti presso lo studio Medical Plan di Capriolo.