Urologia: visita prevenzione carcinoma prostata

15 Febbraio 2024
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L’urologia si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni. In particolare il tumore (o carcinoma) alla prostata è il più diagnosticato fra gli uomini più maturi, a partire dai 50 anni, in tutti i Paesi occidentali. Alla base di questo fenomeno, più che la presenza di fattori di rischio, c’è la maggiore probabilità di diagnosticare tale malattia attraverso uno screening precoce.

I fattori di rischio

Non sono ancora chiare le cause di questa malattia ma sono stati individuati dei fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di svilupparla:

- familiarità

- avanzare dell’età

- sedentarietà

- fumo

- alcol

- dieta povera di frutta e verdura e ricca di grassi

Gli studi stanno dimostrandoche gioca un ruolo lo stile di vita, cioè non fumare, praticare una regolare attività fisica, mangiare sano, cioè frutta, verdura, cereali integrali, pesce e per contro pochi grassi animali. Inoltre, in particolare per il tumore del pene, è fondamentale mantenere una buona igiene intima, a partire dai dieci anni.

I sintomi

Il tumore alla prostata ha la caratteristica di essere una forma silenziosa: i sintomi infatti si manifestano raramente nelle fasi iniziali e quasi sempre danno segno di sé solo quando il cancro ha raggiuntodimensioni elevate. Con il progredire della malattia loco-regionale compaiono alcuni sintomi come la diminuzione della potenza del getto urinario, la pollachiuria (cioè la necessità di urinare più volte durante il giorno, di notte o in entrambi i momenti, ma in volumi normali o inferiori al normale), l’ematuria (cioè la presenza di sangue nelle urine), la disuria (dolore, fastidio, pizzicore o bruciore quando si urina) e il dolore perineale. Nelle fasi più avanzate della malattia, essendo lo scheletro la prima sede di metastatizzazione, è caratteristico lo sviluppo di dolore osseo, localizzato principalmente a livello del rachide.

Quando fare un controllo urologico

Salvo diversa necessità e indicazione medica, è a partire dai 45-50 anni (o dai 40 se esiste una storia familiare) che bisognerebbe iniziare a effettuare la visita urologica.

La diagnosi precoce salva la vita

La diagnosi precoce può salvare la vita, ma purtroppo ancora oggi sono molti gli uomini che non accettano l’idea di sottoporsi a controlli regolari. Eppure, sono l’unica strada percorribile, perché è una forma di tumore che non provoca sintomi, se non quando è in una fase avanzata. Al contrario, la diagnosi precoce, oltre a salvare la vita, può anche preservarne la qualità, attraverso la strada della Sorveglianza Attiva. Vale a dire, niente intervento chirurgico o radioterapico, nessuna terapia farmacologica, ma solo un monitoraggio attento. A oggi circa il 40% dei casi diagnosticati ogni anno in Italia ècandidato a questa strategia. Nei pazienti con tumore della prostata localizzato, infatti, esistono diverse opzioni terapeutiche come la sorveglianza attiva, la chirurgia o la radioterapia.

Visita ed esami

Quali sono i controlli ai quali dovrebbero sottoporsi gli uomini? È necessario sottoporsi all’analisi del sangue per verificare il dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico), cioè della proteina che fluidifica il li quido seminale che si può alterare nel caso di infiammazione e di tumore della prostata. Ma l’analisi da sola non basta, ci vuole anche la visita urologica che prevede l’esplorazione digito-rettale (DRE), un esame breve della durata di pochi secondi, e la valutazione clinica della ghiandola prostatica da parte del medico. L’esame è indolore e permette di cogliere attraverso il tatto eventuali variazioni nella struttura della ghiandola. La visita prevede anche una parte dedicata al colloquio, al fine portare in luce gli eventuali fattori di rischio e la familiarità. In base a questa prima visita e ai risultati del PSA, lo specialista può richiedere anche altri esami diagnostici e si può mettere a punto un programma di controlli che oggi è ancora più personalizzato grazie all’aggiunta dell’ecografia prostatica e della biopsia sotto guida ecografica, quali ulteriori esami di controllo. L’invito è quello di non avere paura e sottoporsi a visite di prevenzione, come sottolinea il dottor Paolo Dotti, urologo, al servizio dei pazienti presso il Poliambulatorio MedicalPlan di Capriolo: «Negli uomini purtroppo non è ancora radicata l’educazione alla visita urologica come controllo preventivo. È una forma di trascuratezza che spesso è dovuta alla paura di ricevere una diagnosi infausta. Invece non è così. Il grande progresso di questi ultimi anni è l’approccio alla malattia, che oggi è totalmente diverso da un tempo. E in caso di diagnosi, l’intervento non è più il percorso obbligato. In generale, quindi, qualunque sia il dubbio legato a problemi all’apparato urinario, anche se sembra banale, è bene condividerlo col proprio medico, a tutela della propria salute». Presso MedicalPlan, a Capriolo, è possibile prenotare la visita urologica ed effettuare le ecografie e gli esami diagnostici.