Ottobre Mese Rosa

20 Settembre 2021

IL CENTRO POLISPECIALISTICO DI CAPRIOLO DEDICA TRE LUNEDÌ POMERIGGIO AI CHECK UP

Ogni anno,ottobre è il mese rosa, dedicato alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno. Ogni 19 ottobre, infatti, su iniziativa dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro il cancro al seno, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla malattia e promuovere l'accesso a diagnosi, controlli e cure tempestive ed efficaci. La giornata mondiale della prevenzione del tumore al seno,intende educare e responsabilizzare le donne. Come? Invitandole a monitorare in modo costante la propria salute attraverso visite regolari e mammografie annuali con il proprio medico, aderendo al trattamento prescritto e sviluppando una maggiore consapevolezza della patologia e delle sue conseguenze, fisiche e psicologiche. Medical Plan, il centro polispecialistico di Capriolo, aderisce al mese in rosa dando la possibilità di eseguire una visita senologica gratuita, come ci spiega la dottoressa Francesca Guerini, Chirurgo Generale che collabora con il poliambulatorio specialistico Medical Plan. In cosa consiste l’iniziativa di Medical Plan? «Il centro apre le sue porte per tre lunedì di ottobre, con l’obiettivo di fare prevenzione e sensibilizzazione. Le donne potranno sottoporsi a una visita di check up gratuita» spiega la dottoressa Guerini. Cosa prevede la visita di check up? «Durante la visita daremo consigli sugli screening da effettuare e spiegheremo come eseguire l’autopalpazione, il primo strumento di prevenzione del tumore del seno. Questo semplice test di autovalutazione consente d'imparare a conoscere la struttura e l'aspetto generale della mammella, quindi permette di cogliere precocemente qualsiasi cambiamento insolito rispetto alla fisionomia di base della stessa. L’autopalpazione è uno strumento in più rispetto alla sola visita e alla mammografia a partire dall'età consigliata, ma non può sostituirle».  

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A chi vi rivolgete in particolare con queste tre giornate? Alle donne di che fascia d’età? «Ci rivolgiamo a tutte le donne, dai 20 anni in su. Chi ha un'età compresa tra 50 e 69 anni, dovrebbe già ricevere un invito per screening mammografico ogni due anni, come parte di un programma di screening offerto dal Sistema Sanitario Nazionale. Quindi queste giornate potrebbero essere invece l’occasione per quelle fasce di età che sono escluse dal programma, le donne fino ai 49 anni. Riscontro che l’età della diagnosi si sta abbassando e quindi il mio consiglio, per tutte le donne, è: non rimandare il prossimo esame. A partire dai 20 anni di età, tutte le ragazze e donne, dovrebbero programmare controlli annuali per monitorare la situazione e, nel caso, intervenire per tempo. Quali sono gli esami da eseguire, e con quale frequenza, per una corretta prevenzione? La mammografia di screening è una tecnica diagnostica radiologica che consente di rilevare precocemente eventuali lesioni mammarie. Se eseguita secondo le linee guida UE, la mammografia rappresenta la migliore forma di diagnosi ad oggi disponibile, capace di contribuire alla riduzione dei tassi di mortalità correlati alla patologia. Per le giovani under 40 si esegue l'ecografia un esame molto utile in particolare per esaminare il seno giovane. Si consiglia di farvi ricorso, su indicazione del medico, e in caso di comparsa di sintomi o noduli. E' inoltre buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l'anno indipendentemente dall'età. Sarà proprio la visita e l'inquadramento del chirurgo senologo a definire la frequenza con la quale i controlli sono raccomandabili, anche in assenza di sintomi.

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I FATTORI DI RISCHIO DA CONOSCERE

  Secondo i dati riportati nel report I numeridel cancro in Italia 2020 a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIR-TUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia. Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta infatti il 30,3 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6 per cento di tutti i tumori diagnosticati in Italia. Tuttavia, se l’incidenza (numero di nuovi casi) è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, la mortalità è in diminuzione (una riduzione del 6 per cento nel 2020 rispetto al2015), pur rimanendo questa malattia la prima causa di morte per tumore nelle donne.  

CHI E' A RISCHIO

  Vi sono diversi fattori di rischio per il cancro del seno, alcuni dei quali sono detti modificabili, in quanto si può agire su di essi in modo da ridurre anche il rischio di sviluppare un tumore, mentre altri non possono essere modificati. Tra i fattori non modificabili vi è l’età, in quanto il rischio di ammalarsi aumenta con l’invecchiamento, tanto che la maggior parte dei casi di tumore del seno interessa donne con più di 50 anni e una storia familiare o personale di tumore mammario. In particolare, per quanto riguarda la familiarità, si stima che una per centuale compresa tra il 5 e il 7 per cento dei tumori mammari sia ereditaria, ovvero sia legata alla presenza di una mutazione trasmessa dai genitori in specifici geni. Tra i geni più noti e studiati vi sono BRCA1 e BRCA2: mutazioni in questi geni sono responsabili del 50 per cento circa delle forme ereditarie di cancro del seno. Gli ormoni hanno un ruolo di primo piano nel determinare il rischio di ammalarsi di tumore del seno e rappresentano fattori di rischio che, almeno in parte, possono essere modificati. Aumentano leggermente il rischio un primociclo mestruale precoce (prima dei 12 anni) o una menopausa tardiva (dopo i 55 anni), ma anche l’assenza di gravidanze. Possono aumentare il rischio anche alcune terapie ormonali usate in menopausa per contrastarne i sintomi, che però allo stesso tempo portano vantaggi sul rischio cardiovascolare e sulla salute dell’osso (si raccomanda sempre un colloquio con la ginecologa di fiducia per scegliere il percorso terapeutico migliore). Infine, molti dei fattori di rischio modificabili sono legati ad abitudini e comportamenti. Tra questi il sovrappeso e l’obesità, che sono spesso risultato di una dieta ricca di grassi e zuccheri e povera di frutta e verdura, hanno un ruolo di primo piano, assieme al consumo di alcol.  

LA PREVENZIONE

In generale è possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi aderendo ai programmi nazionali di screening e assumendo comportamenti salutari, come per esempio mantenere un peso nella norma, svolgere attività fisica, evitare il consumo di alcolici e alimentarsi con pochi grassi e molti vegetali (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori). Anche allattare i figli aiuta a combattere il tumore del seno, perché l'allattamento consente alla cellula del seno di completare la propria maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche. la migliore forma di diagnosi precoce ad oggi disponibile, capace di contribuire alla riduzione dei tassi di mortalità correlati alla patologia. Per le giovani under 40 si esegue invece l’ecografia, un esame molto utile in particolare per esaminare il seno giovane. Si consiglia di farvi ricorso, su indicazione del medico, in caso di comparsa di sintomi o noduli. È inoltre buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l'anno, indipendentemente dall'età. Sarà proprio la visita e l’inquadramento del chirurgo senologo a definire la frequenza con la quale i controlli sono raccomandabili, anche in assenza di sintomi»